Negli ultimi anni il mondo legato al commercio elettronico ha conosciuto una vertiginosa ascesa: secondo il Politecnico di Milano, in Italia nel 2021 il valore degli acquisti online è cresciuto del 21% rispetto all’anno precedente, confermando così un trend positivo che non accenna a fermarsi.
Si tratta di un ambito estremamente accattivante per sempre più startup di nuova generazione appartenenti ai cosiddetti marchi D2C, acronimo che sta per direct-to-customer: dei veri e propri brand “nativi digitali” in grado di offrire prodotti di alta qualità disponibili esclusivamente online, pronti per essere acquistati dal cliente finale con un semplice clic.
Naturalmente, l’esperienza vissuta dal consumatore riveste un aspetto di importanza fondamentale per questa tipologia di attività. Dal packaging ai tempi di consegna fino al supporto clienti, i brand D2C devono essere orientati a fidelizzare i propri acquirenti e, perché no, ad acquisirne altri tramite il passaparola o la condivisione sui social media. Un aspetto da non sottovalutare riguarda proprio la logistica, che rappresenta di fatto uno dei punti nevralgici per ottenere gli obiettivi sopra citati.
Il nostro partner Hive ci spiega subito di cosa si tratta.
Come funziona la logistica per e-commerce
Che cosa intendiamo quando parliamo di logistica per e-commerce? È presto detto: rispetto alla quella “tradizionale”, questo tipo di logistica rappresenta una soluzione più a misura di brand anche di piccole e medie dimensioni il cui focus principale è quello di concentrarsi sul marketing e sullo sviluppo e lancio di nuovi prodotti.
Utilizzando soluzioni a tutto tondo e su misura per ogni tipologia di cliente, le aziende di logistica per i negozi online (note anche come fornitori 3PL, acronimo di third party logistics) si pongono come partner ideale in grado di accompagnare startup più o meno consolidate in ogni passo del processo logistico.
Nello specifico, la logistica in outsourcing consente ai brand D2C di superare numerosi scogli che altrimenti rischierebbero di essere difficili da gestire sul medio o lungo termine, a scapito della rapidità con cui sviluppare il marchio vero e proprio.
Per esempio, molti fornitori 3PL offrono ai loro clienti la possibilità di utilizzare appositi centri logistici presenti in più paesi, una scelta che permette non solo di abbattere i costi relativi al mantenimento di un magazzino interno ma anche di abbattere i tempi di consegna in caso di ordini provenienti dall’estero.
Nel caso della logistica tradizionale questi ultimi rischiano spesso di essere trasportati in numerosi punti intermedi non sempre vicini al punto di consegna finale, allungando così sensibilmente l’intero processo.
Il team di Hive
Dal trasporto al packaging, passando per la gestione dei resi
Inoltre, i brand D2C possono decidere di continuare ad appoggiarsi al proprio corriere di fiducia, opzione sicuramente più diretta ma talvolta vincolata al numero di ordini gestiti internamente, o lasciare che un fornitore 3PL offra loro le opzioni più convenienti in termini di tempistiche e di prezzo. In quest’ultimo caso, il partner può negoziare con i corrieri in virtù degli alti volumi di ordini processati su base mensile. Non solo: utilizzando un apposito software, i brand D2C possono monitorare volumi, flussi e singole SKU e richiedere eventuali riordini in caso di esaurimento scorte in qualsiasi momento.
Altri importanti aspetti che vanno presi in considerazione includono per esempio il packaging, che può essere realizzato appoggiandosi a fornitori esterni, che possono offrire un vasto ventaglio di opzioni che vanno dall’imballaggio standard a quello altamente personalizzato.
Quest’ultimo può essere direttamente commissionato e progettato attraverso un partner 3PL che offre, tra le altre cose, la possibilità di dotare il cliente finale di un’apposita applicazione che gli consente di monitorare lo stato dei propri ordini, oltre che quello di eventuali resi. La gestione di questi ultimi viene infatti totalmente affidata al fornitore logistico, che prendendola in carico garantisce una preoccupazione in meno all’e-commerce di riferimento.
Al contrario, la logistica tradizionale non sempre offre la possibilità di personalizzare il packaging, che viene realizzato in modalità standard e senza alcuna possibilità di aggiungere materiali su misura come volantini o gadget.
Fare logistica in modo efficace aumentando i propri volumi di vendita
Come abbiamo visto, gestire la logistica di un e-commerce è un compito estremamente complesso: si tratta di un’attività che va ben oltre il semplice “trasporto e consegna”. Tuttavia, ciò comporta sfide che, se affrontate al meglio, consentono ai brand 100% digitali di ottimizzare al meglio le risorse e di continuare a sviluppare e commercializzare rapidamente i propri prodotti.
Esistono molteplici opzioni tra cui scegliere: alcune offrono lo stoccaggio e il trasporto delle merci, oltre alla possibilità di delegare la progettazione e la realizzazione del packaging, un elemento fondamentale per farsi notare in un’epoca in cui l’azione di “unboxing” è diventata un modo efficace di farsi conoscere attraverso i social media.
È quindi evidente come la cura assoluta di ogni step del processo di acquisto del cliente finale sia un principio chiave di cui tenere conto anche in un mondo come quello della logistica. Un ambito apparentemente orientato al trattamento “di massa” di beni e articoli ma che invece deve sempre andare di pari passo con il garantire un’elevata cura e qualità al cliente, in pieno allineamento con i valori degli stessi brand D2C.