Sai quante persone usano l’email in tutto il mondo? 4,1 miliardi nel 2021, e si prevede che saranno 4,6 miliardi nel 2025. Il mercato globale dell’email marketing è stato valutato 7,5 miliardi di dollari nel 2020 e, secondo una ricerca di Statista, si prevede che aumenterà fino a 17,9 miliardi entro il 2027.
L’email ha rivoluzionato la comunicazione, è in costante crescita ed è un canale che le persone utilizzano tutti i giorni, in cui, a parte lo spam non ci sono algoritmi come quelli dei social media a determinare il successo dei nostri contenuti, e che ci permette di lavorare sui dati di prima parte, nostri a tutti gli effetti. E per questo è importante utilizzare questo canale in modo efficace e strategico.
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Perché fare email marketing nel 2023?
C’è una domanda che devi farti prima di tutto: l’email marketing può essere un canale utile per la tua attività? Vale la pena investire tempo, risorse ed energie in questo canale? È un canale usato dai tuoi clienti?
Per capire se ne vale la pena e aiutarti a decidere ecco qualche dato:
- il 77% dei marketers ha registrato un incremento nell’engagement con le email negli ultimi 12 mesi (Hubspot, 2022);
- il 50% delle persone acquista grazie alle email almeno una volta al mese (Salecycle, 2022);
- il 59% delle persone intervistate per una ricerca ha dichiarato che l’email marketing ha influenzato i loro acquisti (Salecycle, 2022).
Se hai capito quindi che fa per te, prova a ragionare su chi sono le persone a cui scriverai, che contenuti vuoi inviare, quando e ogni quanto, e sulla base di questo inizia a mettere le basi della tua strategia o a rivedere quella attuale. Una strategia che lavori sia con newsletter e email inviate manualmente, che con percorsi di email automatiche.
A quel punto hai bisogno di individuare alcuni punti chiave che ti mettano le basi su cui costruire la tua strategia. Per farlo:
- studia il tuo pubblico per conoscere i loro problemi e necessità e capire come puoi aiutarli;
- mappa il customer journey per progettare email adatte ad ogni passaggio;
- scegli format e frequenza di invio.
Fonte: Klaviyo
Infine hai bisogno di un impianto tecnico che supporti la tua strategia:
- una piattaforma di email marketing che risponda alle tue esigenze;
- una lista di contatti, da far crescere grazie a sito, pop-up e ai canali di comunicazione attivi, con motivi chiari per cui vale la pena lasciare la propria email;
- un modulo di iscrizione che ti permetta di raccogliere nuovi iscritti e i dati più rilevanti in questa prima fase.
Quali strategie di email marketing utilizzare nel 2023?
Arrivati a questo punto entriamo nel dettaglio di alcuni punti importanti da sviluppare per progettare una strategia di email marketing efficace, e quali KPI puoi utilizzare per valutarne il successo.
1. Metti al centro le persone e usa la personalizzazione
Una buona email è quella che risponde in modo puntuale alla domanda di chi legge: “cosa c’è qui dentro per me?”.
Cerca di conoscere meglio le persone nella tua lista, inviando ad esempio survey per scoprire preferenze e interessi dei tuoi iscritti, e personalizza i contenuti delle email tenendo conto delle interazioni con la tua attività, dello storico acquisti, delle preferenze.
Email marketing di Busuu
2. Segmenta la tua audience
La segmentazione è sempre più il cuore di una strategia di email marketing: segmentare significa individuare parti della tua audience per inviare loro contenuti specifici, pensati in base alle loro caratteristiche.
Non limitarti quindi a inviare tutto a tutti ma usa i dati che hai dei tuoi contatti per inviare ad esempio comunicazioni basate sull’engagement, sullo storico acquisti, sugli interessi, sulle preferenze, in base alle risposte date a dei survey.
3. Progetta i contenuti per lavorare su retention e brand awareness
L’email marketing è un canale fondamentale per costruire relazioni e fiducia: spesso ci concentriamo solo sulla crescita della lista, sul trovare nuovi iscritti, mentre dovremmo avere almeno la stessa attenzione per i contatti già acquisiti. Offrire loro accessi in anteprima agli sconti, suggerimenti per l’utilizzo e la manutenzione dei prodotti acquistati, o inviare promozioni personalizzate per riacquistare i prodotti scelti e che potrebbero essere quasi finiti o email di re-engagement con win-back sono solo alcuni esempi di come possiamo lavorare sulla retention.
Newsletter di Dropbox
4. Cura l’attenzione alla privacy
La privacy è un tema sempre più rilevante per le persone, che sono sempre più sensibili e preparate sull’utilizzo che viene fatto dei loro dati ma soprattutto attente alle comunicazioni indesiderate che ricevono nella loro casella email, dato che è a tutti gli effetti uno strumento di lavoro.
Assicurati quindi di rispettare la GDPR, di avere ben chiaro come raccogliere i consensi espliciti, quali dati puoi usare per la profilazione e come gestire al meglio le preferenze dei tuoi iscritti, e di preparare una privacy policy chiara, comprensibile per le persone. Come consiglia l’avvocato Giorgio Trono in questo post.
5. Individua i dati da valutare
Con l’arrivo di IOS 15 i dati di open rate non sono più affidabili come un tempo. A quali dati affidarsi quindi e su cui lavorare per costruire gli obiettivi della nostra strategia, e valutare i risultati? Possiamo considerare comunque l’open rate, ma prima dobbiamo determinare l’incidenza di errore in base a quanti utilizzatori di Apple abbiamo nella nostra lista. E poi monitorare il click rate, il click to open rate, le richieste di preventivo, le conversioni, le risposte alle email, l’unsubscribe e il deliverability rate.
Sfrutta le analytics in tuo possesso, e non dimenticare i dati sul customer lifetime value, cioè quel valore che misura il profitto medio che ogni singolo cliente genera durante tutto il rapporto commerciale con un’azienda.
Hai bisogno di un benchmark? Qui trovi alcuni dati divisi per settore utili a chiarire le tue aspettative e gli obiettivi, e per valutare come stanno andando le tue campagne di email marketing.
6. Sfrutta l’email marketing automation
Un altro strumento per essere rilevanti e curare la relazione con i nostri contatti sono le automazioni. Le più importanti sono le email di benvenuto, carrello abbandonato o check-out abbandonato, abbandono del browser, e poi tutte le email post acquisto come quelle di ringraziamento o di conferma ordine che sono fondamentali per creare una buona esperienza di acquisto.
E dopo le basi spazio alle automazioni più specifiche per il tuo pubblico: individua i trigger più adatti ai vari momenti e sperimenta.
7. Cura la UI e la UX
Mobile first, ma anche accessibilità, leggibilità, cura delle call-to-action e un design delle email che aumenti la chiarezza e l’efficacia. Assicurati che le tue email siano responsive (adatti ai dispositivi mobili), rendile riconoscibili con colori in brand ed elementi ricorrenti, scegli font leggibili e con una dimensione di almeno 16 pixel, e crea una gerarchia dei contenuti in modo che anche ad una lettura rapida sia possibile intuire il messaggio che vuoi far arrivare a chi ti legge.
Conclusione
Infine, testa, sperimenta, analizza e prova a capire cosa ha funzionato e cosa no: puoi testare i contenuti, i copy e i microcopy, l’oggetto della mail, le immagini… Non fermarti al “si è sempre fatto così”: ogni audience è un piccolo universo che vale la pena di esplorare.
Buon email marketing!